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venerdì 11 marzo 2011

Obsolescenza Programmata e Internet: c'è qualcosa che non va!

Locandina del documentario Obsolescenza Programmata!
Oggi discutiamo del tuo nuovo portatile, del tuo potente smartphone o di quella meravigliosa reflex che ti hanno regalato a Natale. Parliamo del fatto che probabilmente:
  1. non ne hai bisogno
  2. contribuisci ad alimentare il sistema del consumismo 
  3. ti fai prendere in giro ingenuamente dall'obsolescenza dei prodotti (e ovviamente dalle aziende produttrici)
Esistono 3 tipi di obsolescenza, tutti applicabili anche al mondo della tecnologia:
  • l'obsolescenza programmata: quando si rompe il portatile, la stampante, la TV, il frigorifero. Eppure, magari, aveva solo 2 anni. E guarda caso i pezzi di ricambio sono rari e costosi così che la scelta migliore sia comprare un nuovo portatile, una nuova stampante, magari più potente. Questo perchè l'industria dell'IT (l'industria dell'informazione) non propone pezzi di ricambio, neanche ci pensa: propone solo nuovi prodotti.
  • l'obsolescenza percepita: parliamo di attualità, di novità tecnologiche e geek. Se, ad esempio, hai il "vecchio" iPad non sei più tanto alla moda, tanto aggiornato e visto bene, ora che esce quello nuovo. Così come per l'iPhone, tutti gli smartphone, i telefonini, le TV, tutti i gadget particolarmente in vista che contribuiscono a formare il nostro status nella società. La pubblicità contribuisce, invece, a farci sentire vecchi, insoddisfatti, non alla moda. 
  • l'obsolescenza delle prestazioni: hai comprato il nuovo portatile e sei contentissimo perchè è più potente e più veloce. Ti sei mai chiesto di quanto sia più veloce? O magari, perchè ti serve un qualsiasi gadget più potente? Non parliamo solo dell'utente medio che non ha grandi necessità: anche chi ci lavora con un gadget, sia il Pc, il tablet, lo smartphone, non credo abbia veramente necessità di cambiarlo dopo appena 1/2 anni. Qui c'è ancora in ballo la pubblicità, infima nemica/amica del consumatore. Per confermare l'obsolescenza delle prestazioni basta stare a vedere ogni quanto esce un prodotto nuovo, "migliore". Dieci, vent'anni fa era la stessa cosa?

Ci sono questi due video in rete che spiegano molto bene questi concetti. Li riporto come contributo, non sei obbligato a vederli, anche perchè durano parecchio (il primo 30 minuti, il secondo un'ora). 

1) La storia delle cose;
diviso in 3 parti. Parte uno, due e tre. Di Annie Leonard, che ci parla in generale del consumismo e dell'obsolescenza.




2) Obsolescenza programmata;
sottotitolato in italiano. Un documentario spagnolo che parla di obsolescenza anche nel campo dell'industria tecnologica, con il chiaro esempio della stampante.



Vogliamo discuterne un pò? Vogliamo trarre degli insegnamenti o magari dei semplici ragionamenti? Ragionare non credo faccia male (non ci sono prova che lo attestino) ed è... Gratis, meglio di così. ;)

Cifra WeBlog Web Master: obsolescenza programmata e internet: c'è qualcosa che non va!
Le meraviglie della rete! By DeviatArt
Sembra che la rete (il web, internet, chiamala come vuoi) abbia un concetto di base fondamentale, se genuino, lontano anni luce dal concetto di base dell'industria della tecnologia.

La rete propone:
  • condivisione
  • gratuità
  • conoscenza
Tutti concetti strani e ambigui, un pò troppo etici.
Non portano, infatti, dirette opportunità di ricchezza o successo per come lo intendiamo noi.

Quanto questi concetti alla base di Internet possono intrecciarsi con quelli alla base della tecnologia in generale? Vediamo.

La tecnologia propone:
  • mode
  • soluzioni a bisogni (palesemente finti)
  • soddisfazione del bisogno di acquisto e consumo.
Ehi, abbiamo scoperto l'acqua calda: la tecnologia propone consumo e soddisfazione del consumatore, grazie anche e soprattutto all'obsolescenza dei propri prodotti.

Si potrebbe discutere sul consumismo, il discorso potrebbe essere infinito e aprire altri mille discorsi; potremmo aprirci un forum, fare un libro: e' davvero un discorso complesso. Facciamo le cose con calma.

Cifra WeBlog Web Master: La rete, internet, il Consumismo e l'obsolescenza programmata
Consuma! By DeviantArt
Lo scopo di questo post è mettere in luce le diverse finalità di due aspetti della nostra vita molto legati tra loro: l'high tech e la rete.
Se la rete soddisfa bisogni reali, facilita la vita e contribuisce l'informazione l'high tech dove va? Verso il consumismo. Ma il consumismo porta benefici inventati da noi, vedi successo personale, mode, soddisfazione di finti bisogni.

Forse stridono un pò le cose. 

Forse bisognerebbe diffondere la Cultura Digitale, questo magnifico pensiero di solidarietà e comunità cercando sempre di differenziarlo da questa industria dell'high tech.
E troppi blog, giornali, riviste li mettono in associazione.

Cosa stai pensando? 

Ho solleticato un pensiero critico o solo un giudizio negativo? 
Quanto hai pensato al tuo ultimo o prossimo acquisto? Commenta e parliamone ;)

Fonti e Approfondimenti

Video


Obsolescenza Programmata


Cultura Digitale

giovedì 17 febbraio 2011

Video: italiani 2.0. Il primo docu-web auto prodotto: la tecnologia va condivisa.



Ciao! Oggi ti propongo un video che ho scovato su un blog che seguo spesso, Web Fandom, e che trovo sia da condividere e far conoscere.

Si tratta di un progetto auto prodotto in cui alcuni internauti italiani parlano del web, di come l'hanno conosciuto, di come lo stanno vivendo e di come lo vedono nel futuro.

E' un progetto che rientra nella Social Media Week e che non ha secondi fini se non:
condividere.

Condividere pensieri, esperienze, speranze, visioni, progetti.

Perchè se il web è veramente questo, e io ne sono convinto, allora gli italiani devono far sentire che ci sono, che sono presenti. Con progetti tipo questo, di Julius: TuoGuru, è il Marketplace italiano del proprio Know How.

Quindi condividi il video, condividi il tuo pensiero a riguardo, condividi i tuoi progetti. Ed esplora il web più che puoi.
Perchè se ci sei dentro e lo conosci almeno un poco non puoi che esserne affascinato e incuriosito.

E tu, quando hai avuto accesso a internet?
E cosa ti appassiona della rete?

mercoledì 26 gennaio 2011

Pillole di Rete - Your Inspiration Magazine

Ciao, eccoci con una nuova Pillola di Rete: la nuova rivista di quei geniacci di Your Inspiration Web.

Per chi non sapesse cos'è la comunità di YIW: è un gruppo di professionisti del web nel web design, nel copywriting, nella programmazione e nella grafica in generale. Sul sito trovate tantissimi articoli, guide, ispirazioni su una vasta gamma di argomenti. Il tutto è ben curato e gestito, gli articoli sono spesso aggiornati e le loro risposte ai post o nel forum ( che vi invito a visitare) non si fanno mai attendere.

Veniamo alla rivista. La loro mission è invidiabile: creare e diffondere una rivista freepress che possa essere più vicina al Web Waster di professione o anche all'appassionato.
La rivista è scaricabile in formato pdf o sfogliabile online.

Fin da subito questi ragazzi si sono imposti nel panorama saturo del web design italiano proponendo un nuovo standard di servizio: gratuità, qualità e condivisione.
A dare appoggio alla mia visione c'è il parere della blogosfera italiana; alcuni link:

E per finire, una breve lista di risorse utili:
  • L'ultimo numero della rivista lo trovate Qui.
  • L'elenco dettagliato degli autori Qui.
  • Per sfogliare o scaricare le riviste precedenti: archivio.
  • News riguardanti la rivista.

Concludiamo con la solita ma mai scontata domanda:
conosci anche tu YIW?
Che parere ti sei fatto a proposito?

lunedì 10 gennaio 2011

Tutti contro Wikipedia?

Buongiorno a tutti, come va? Oggi parliamo di Wikipedia. E' già di per sè interessante dire che per spiegarvi cos'è Wikipedia io vi linkerei direttamente all'articolo di Wikipedia stessa; diciamo che parto da una posizione pro Wikipedia, secondo me ragionevolmente.
Ma di questo ne parliamo più avanti.

Cos'è Wikipedia?
Wikipedia è un'enciclopedia multilingue collaborativa, online e gratuita, nata con il progetto omonimo intrapreso da Wikimedia Foundation, una organizzazione non a scopo di lucro statunitense.

Enciclopedia. Online. Gratuita. Il sapere gratuito e facile. Un'ottima idea di partenza: basta enciclopedie ingombranti, costose e poco pratiche, sfruttiamo il web! Interessante anche l'obbiettivo che il fondatore si è prefissato:
"uno sforzo per creare e distribuire un'enciclopedia libera della più alta qualità possibile ad ogni singola persona sul pianeta nella sua propria lingua."(link)
Quali sono le sue caratteristiche?
In primo luogo la gratuità e la possibilità di partecipazione. Tutti possono partecipare e far crescere la versione di Wikipedia nella propria lingua e il contenuto di ogni singola voce è assolutamente gratis.
E' assodato che non si possa copiare senza citare la fonte, ma questo è il minimo che si deve all'autore (o autori) dell'articolo: citare è come ringraziare per l'esistenza dell'articolo stesso, non credete? Anche Wired ha lanciato un sondaggio con questo tema.

Attenzione, non stiamo parlando di banali caratteristiche poco rilevanti. Wikipedia rispecchia il web del futuro.
Noi di Cifra ci teniamo davvero a questa visione del web: un nuovo modo di vedere le cose, di usare i servizi, di migliorare la vita quotidiana. E' la realtà e succede ogni giorno di più sotto i nostri occhi. Wikipedia rispecchia gli ideali che il web a "a pieno regime" porterebbe con sè: libertà, collaborazione, gratuità. Mica briciole ;)

Che servizi offre?
Un'infinità. A partire dalle oltre 180 lingue attive e 270 disponibili: in ordine, il podio è dell'inglese, seguito da tedesco e dal francese.
I servizi che offre, in sintesi (sennò scriviamo un libro), sono:
Inoltre ci sono: Wikisource, Wikispecies, Wikiversità, che sono più particolari quindi non descrivo; comunque se siete curiosi i link ci sono.

Quali sono le critiche?
Wikipedia ha compiuto 10 anni pochi giorni fa, e proprio pochi giorni fa il tg5 si è accorto che esiste, mandando in onda un'orribile servizio.
Per aggiornarvi potete andare qua:
Un articolo di commento al video ben scritto e concreto.

I commenti possibili sono molti, ma penso che soprattutto dipendano dal tipo di rapporto che una persona ha con il computer. Generalizzo per spiegare il concetto: un utente che utilizza il computer per chattare, andare su Facebook e guardare i video del grande fratello su Youtube (e che se si impalla dà pugni al monitor), è un certo tipo di utente. Un utente che utilizza il web come un ponte verso la conoscenza, i servizi, l'approfondimento, è un'altro: sa cosa può dare il web e quasi lo pretende.

Il primo utente è a favore delle enciclopedie cartacee e resta convinto della potenza della carta, sempre e indiscutibilmente veritiera.
Il secondo non disprezza la carta (soprattutto se è un buon lettore) ma difende a spada tratta Wikipedia: sa cosa e quanto può trovarci e la utilizza ogni giorno (o quasi). (Il sondaggio di Wired, interessante il parziale.

Secondo me, basta essere critici.
Articolo di Punto-Informatico (un'altro, di commento). (Se non hai voglia di cliccare il link, questo è il titolo dell'articolo: Wikipedia? Buona quanto la Britannica.) Ora hai cliccato?
Un pool di esperti e scienziati (in breve) ha analizzato la Britannica e Wikipedia, cercando errori. Il risultato è che sono, grosso modo, uguali (cioè presentano una dose minima di errori). Incredibile vero? No, affatto, anzi: scontato.

Per finire, vi linko qualche pagina di Wikipedia che può risolvere qualche dubbio all'utente comune e chiarire le idee:
Il punto di vista neutrale. (Articolo molto importante)

L'ultima cosa che vi chiedo: qual è la vostra posizione? Commentate numerosi...


giovedì 16 dicembre 2010

Google Zeitgeist 2010: tendenze di ricerca in Italia

(lo so che non è il logo di Google ma di Chrome; bello però eh?)

Siamo arrivati alla fine del 2010, è tempo dei consueti bilanci e considerazioni sull'anno appena trascorso.

Youtube pubblica un video che contiene i video più visti e condivisi dell'anno;
Zuckerberg viene eletto persona dell'anno dal New York Times (e non Assange, attenzione);
Twitter pubblica la lista dei 10 cinguettii più importanti dell'anno;
pure Yahoo! presenta le parole più cercate (leggi: oroscopo, superenalotto, Belen).

Quello delle parole più cercate dell'anno è un bilancio interessante, che rispecchia la società affacciata alla rete: gli interessi, le paure, i problemi.

Oggi prendiamo il bilancio pubblicato da Google. Perchè scegliamo Google? Perchè, semplicemente, è il più usato e quindi il più adatto a questo scopo. E perchè è accompagnato da un video visto, per ora, da 1390289 persone (un-milione-trecento-novanta-mila e rotti.)(il video si riferisce alla ricerca globale):


Le categorie prese in considerazione sono sette:
  • Le parole di crescente popolarità
  • Le parole più popolari in assoluto
  • Le ricerche mobile di crescente popolarità
  • Le ricerche di pubblico interesse di crescente popolarità
  • Le ricette di maggior popolarità
  • Ricerche associate alla parola "significato" di crescente popolarità
  • Persone di crescente popolarità
Diciamo pure francamente che le ultime non sono di grande interesse. Che "cazzilli palermitani" o "casatiello napoletano" siano le ricette più cercate, non ci importa più di tanto (a meno che non ci legga Benedetta Parodi).

Interessante invece scoprire quali sono le parole con più crescita di popolarità nell'ultimo anno: cos'hanno scoperto i cittadini italiani? Quale novità interessa loro di più? E' la ricerca che più accompagna gli eventi accaduti nell'ultimo anno, infatti troviamo:
  1. chatroulette
  2. sarah scazzi
  3. stipendi pa
  4. waka waka
  5. mondiali 2010
  6. video mediaset
  7. il fatto quotidiano
  8. autoscout24
  9. megavideo
  10. google traduttore
Parole che accompagnano grandi eventi mediatici, come l'omicidio Scazzi, i Mondiali, e la "scoperta" tecnologica dell'anno: Chatroulette (fenomeno che, naturalmente, si sta affievolendo piano piano nel tempo).

Le parole che più fa piacere scoprire sono: video mediaset, megavideo e google traduttore. Incredibile: la gente comune ha scoperto i video su internet! E non solo: ha scoperto che può vedersi comodamente e gratuitamente i video delle trasmissioni su mediaset come e quando vuole; oppure che può vedersi migliaia di film senza spendere un centesimo; e che i dizionari cartacei (purtroppo o per fortuna) lentamente stanno sparendo.
Sono il segno che il web, in Italia da sempre poco conosciuto ed esplorato in profondità da pochi, sta diventando (sempre troppo lentamente) uno strumento da utilizzare tutti giorni.

Associamo queste parole alle più cercate in assoluto:
  1. facebook
  2. youtube
  3. libero
  4. meteo
  5. giochi
  6. streaming
  7. google
  8. yahoo
  9. corriere
  10. alice
E alle parole di pubblico interesse di crescente popolarità (il quadro più piacevole):
  1. manovra finanziaria 2010
  2. maturità 2010
  3. stipendi pa
  4. modulistica inps
  5. prove invalsi
  6. pec
  7. agenzia delle entrate
  8. gdf
  9. servizio civile nazionale
  10. sportello immigrati
Ecco che viene fuori il quadro completo della situazione. Oltre all'ovvio Facebook, la gente ha scoperto e continua tutt'ora a scoprire che il video è un mezzo di comunicazione potentissimo e in continua e vertiginosa crescita sul web; che puoi trovare una moltitudine di servizi a costo zero che possono alleggerire la vita (meteo, streaming, megavideo, google traduttore, informazioni istituzionali); che puoi trovare qualsiasi cosa online (yahoo, google, alice, corriere, ma anche autoscout24, il fatto quotidiano, stipendi pa).

Un quadro positivo, una prospettiva solare, una speranza che si realizza ogni giorno sempre più: l'Italia connessa, i cittadini che risolvono i problemi comuni dal pc, la gente comune che scopre, utilizza, migliora il web per un mondo un pochino migliore, veloce, connesso, condiviso.

E' una visione troppo positiva? Forse, ma a noi piace pensarla così: un'Italia che non è più un fanalino di coda nell'utilizzo di internet, ma che sempre più prova a farlo entrare nella vita quotidiana, per ora con risultati positivi sempre crescenti.

Cosa ne pensate voi? Siamo troppo ottimisti?


domenica 19 settembre 2010

Diaspora, come ti sfido Facebook

C'è qualche dimostrazione, ogni tanto, di idee geniali che riescono a prendere vita.

Una di queste idee è venuta a quattro studenti statunitensi e, nonostante ancora non sia attiva, già sfida il colosso Facebook, puntando tutto sul suo difetto principale: la privacy.

Diaspora è un nuovo Social Network che prevede un funzionamento simile al Peer to Peer. Ogni utente, infatti, lo potrà scaricare sul proprio computer creando di conseguenza un "seme" della rete del Social Network. Questo seme, il vostro computer, sarà la base delle vostre attività e attraverso questo si potrà interagire con gli altri utenti in stile Facebook. Cito Disinformatico:
I servizi previsti saranno simili a quelli di Facebook: creazione di un circolo di "amici", condivisione di fotografie, video e file, chat istantanea, telefonate via Internet, "tagging" delle fotografie. Link
Il nodo di tutto, l'idea geniale, è che l'utente abbia il completo controllo di tutte le informazione in uscita, soprattutto quelle riguardanti la privacy. In pratica non si avrà un azienda con un'immenso database contenente tutti i dati di oltre 500 milioni di utenti ma una rete straordinariamente estesa di "semi", cioè computer a sé, che condividono informazioni.

Nessun pericolo per la privacy e divertimento/interesse/attrazione pari a Facebook.

In più Diaspora offre una cosa che Facebook non potrà mai offrire: il suo codice. E' infatti un programma Open Source a disposizione degli utenti. E, fatemelo dire, i programmi Open Source sono i migliori perchè con semplicità mettono insieme il meglio di tutti, uniscono le conoscenze e le competenze di un'universo di persone; non c'è confronto con gli altri. Basti pensare ai vari Firefox, OpenOffice, VLC, Linux, GNU, Gimp, BSG.

C'è da chiedersi come reagirà il colosso, contando anche che moltissime aziende hanno investito molti soldi per farsi un profilo su Facebook. Come farà a reagire a con un colpo così basso? Il suo punto debole deriso da quattro studenti, la sua intera struttura messa a nudo da una rete di utenti.

Ora speriamo solo che il progetto vada in porto. Per ora c'è solo qualche immagine di come sarà su www.joindiaspora.com/index.html, che sarebbe il sito ufficiale.

Potete trovare ulteriori informazioni su DownloadBlog e sul sito di Wired (incredibile che abbia pubblicato qualcosa di interessante come i vecchi tempi vero?).

Voi come ve lo immaginate un mondo senza Facebook? Io bellissimo e aperto a mille nuove possibilità e idee. Cosa ne dite?

mercoledì 15 settembre 2010

Video interattivi su Youtube: bravo Cane Secco!

C'è un tipo strano di Roma che si diverte a perdere tempo facendo video ad alta qualità riguardanti le più varie tematiche.

Questo tipo è un genio.

Ora, non so se qualcun'altro l'aveva già fatto (se avete info che non so, aggiornatemi) però sto tipo ha inventato il video interattivo. Si chiama Cane Secco, non so quale sia il nome, e ha pubblicato i suoi video sul suo canale; e questo è il video iniziale.

Pensateci. C'è una storia che inizia con un video (tutti durano un minutino circa) e che puoi far continuare come vuoi scegliendo, alla fine di ogni passaggio, l'opzione preferita.
La particolarità non è la storia interattiva ma il mezzo (medium, che parolone eh): il video. O meglio, Youtube. Il sito di video più visitato al mondo.

Nessuno ci aveva mai pensato prima (credo) e quello che stupisce è da dove sia venuta l'idea di utilizzare un metodo narrativo da sempre usato, ovviamente, su carta, (se così si può dire) su Youtube.

In una parola, Complimenti Cane Secco.

Youtube che, in collaborazione con Google, mi propone delle perle in forma di AdSense durante un video dei Pink Floyd, Wish you were here. Eccole:

Se volete fare Rafting in Umbria o comprare una ruota, sapete dove andare.

Alla prossima!

martedì 14 settembre 2010

Google Instant e i motori di ricerca

Si sa, Google è dai 2 ai 5 secondi più avanti di tutti gli altri motori di ricerca.
Google, il più visitato motore di ricerca al mondo, ha introdotto da pochi giorni una nuova funzione alla sua ricerca: Google Instant.

Funziona così: stai scrivendo, che so, Gorgonzola e subito di compare questa schermata:

Ok, Google ha trovato Google e i suoi millemila servizi ma poi ha trovato un'interessantissimo "gossip girl" o "golden point" o addirittura "governo" (che sarà mai?).

Per ora non ha funzionato un granchè ma si sa, il gorgonzola è per intenditori. Così che bisogna aspettare la terza lettera per far apparire l'agognata parola (e via che volano i millesimi di secondo come se niente fosse):

Eccola è proprio lì! Eccola!!! Da notare come abbia trovato anche "Gormiti da colorare".
Strano non abbia trovato "Gonorrea" o "Gomitodeltennista".

Comunque, tornando alla ricerca, Gorgonzola è lì ma Instant mica capisce che voglio proprio Gorgonzola e non Gori (?) e quindi mi tocca spostare la mano sul mouse, muoverlo, indirizzarlo bene, cliccare e poi ecco che appaiono i risultati. E via altri mille millesimi di secondo come niente.

Insomma, non mi convince.

Pensate un pò che ho trovato come a volte mi funzioni e a volte no e ancora non ho capito perchè. Come questo esempio per il post (non è mai stato prodotto un'esempio così brutto dalla nascita di internet, credo).

Comunque a volte è davvero utile e se proprio non volete perdere 5 secondi della vostra vita (il tempo che ci vuole per una scaccolata veloce, ad esempio) vi conviene sfruttarlo.

A parte gli scherzi, a me Google piace, mi piace da matti. Per idee, inventiva, semplicità, innovazione lo trovo mille anni luce davanti a tutti gli altri motori di ricerca (Bing dove sei?), però proprio mi dovevi sbandierare Google Instant proponendo un guadagno di qualche secondo? Diciamocelo, questo sponsor se lo sono fatto per loro, a loro importa di 5 secondi risparmiati (contando il volume delle ricerche), non a me.
Sbaglio?

Ditemi cosa ne pensate e se veramente vi facilita le ricerche.
Intanto vi consiglio di leggere anche questi post inerenti a questo argomento:
Julius Design sulla vera utilità pratica di Instant.
PC professionale, per una lettura seriosa.
TagliaErbe, sul rapporto SEO-Instant.

lunedì 2 agosto 2010

Tumblr: questo sconosciuto.


Chi ha mai sentito parlare di Tumblr? Nessuno? Male.

E' strano che Tumblr non sia famoso quanto Blogger e Splinder che si affiancano come modalità di utilizzo, estremamente facilitata che aiuta la creazione di contenuti in mille modi; eppure non è famoso in Italia (forse perchè è in inglese?).
Comunque Tumblr è una piattaforma di creazione e condivisione di tumblelog. Questi sono dei contributi multimediali che si staccano dal concetto di post testuale legato al blog, in quanto sono ammessi diversi tipi di contributi: Foto, Video, Citazioni, Link, Testo, Chat, Audio.

In pratica permette di comunicare dei concettini, delle piccole perle, dei mini-contributi senza la necessità di una spiegazione testuale.

E' molto intrigante come cosa, soprattutto per chi vive il concetto di multimediale di frequente. Se pensate che una foto possa trasmettere qualcosa, o un video, o una citazione, un tumblelog è il mezzo migliore per comunicarlo.

Una caratteristica di questa piattaforma è l'estrema facilità. Non c'è nulla di complicato, è tutto seguito passo a passo, le icone ti spiegano che contributi puoi dare, la grafica di sfondo è già offerta con il blog (ci sono dei layout veramente belli), e ovviamente il tutto è Gratis.

Inoltre, Tumblr vi offre la possiblità di seguire (followin) altri blog, così che nella vostra Dashboard vi appiano i contributi di altri blogger.



Bene, ora se siete interessati oppure avete già un blog su Tumblr raccontatemi un pò cosa ne pensate voi! =)

PS: perdonate l'assenza ma sono stato preso da impegni imprevisti. Cifra Web Master's Blog è tornato in piena forma e con moltissime idee per i prossimi articoli, continuate a seguirci! =)

martedì 13 luglio 2010

Intervista al fondatore di Meemi

Eccolo qua, il mitico @capobecchino, il creatore della comunità tutta italiana Meemi.com. Meemi è davvero un Social Network spettacolare, diverso, in cui il senso di comunità è marcato. Ne ho già parlato però in maniera troppo veloce e sintetica, volevo, quindi, approfondire la mia curiosità verso questo splendido sito.
Tutta questa sviolinata per presetarvi la mia breve intervista al Boss (come si fa chiamare a suon di botte)(scherzo ovviamente).

Ciao! :)


Salve :)

Eccomi qua con qualche domandina che sono riuscito finalmente a formulare.

Ed io allora passo a rispondere :)

[nota: la disponibilità è un carattere a mio parere distintivo da tenere in considerazione perchè non è quasi mai presente realmente]

Nella pagina in cui spieghi il mondo di Meemi.com, affermi:
Siamo partiti da 2 semplici concetti fondamentali che sono:
• offrire la possibilità di condividere la propria conoscenza con gli
altri
• offrire la possibilità di classificare la propria conoscenza e
indirizzarla agli altri
[1] Non è un po’ così anche con tanti altri siti, compresi Social Newtork e piattaforme di Microblogging? Cosa dovrebbe differenziarvi?

No, non è cosi per tutti anzi quasi per nessuno, almeno quando siamo nati. Quando abbiamo formulato i 2 pensieri (nel 2007) tranne WP nessuno catalogava per tag i vari contenuti, noi abbiamo espanso la cosa ed usiamo i canali, una sorta di tag un po più potenti. Ci differenzia da tutti gli altri il nostro creare "discussione", in una discussione tu hai tantissimi modi per poter esprimere il tuo pensiero ed ogni pezzo della discussione potrebbe essere da stimolo per una nuova discussione. Ecco questo è Meemi e attualmente nessun altro social lo fa.

[2] Qual è l’obbiettivo di meemi.com? Perché ti stai impegnando in questo progetto? Hai un altro lavoro?

Meemi vuole diventare una piattaforma di comunicazione a 360° ed offrire i suoi servizi a terze parti. Era partito come un gioco tra me e Carla (@crocchetta su meemi) e poi ci siamo accorti di avere fra le mani un progetto niente male. Seguito da italiani ed è per loro che stiamo cercando di emergere, loro che hanno creduto in noi fin dall'inizio. Ho un lavoro, sono sviluppatore qui a Sesto San Giovanni dove abito e porto avanti Meemi nel mio tempo libero, dalle 5 alle 7.30 di mattina e dalle 18.30 alle 21 di sera ;)

[3] Come è avvenuta la creazione (dal punto di vista grafico e di programmazione)? E’ stata dura trovare finanziatori? Quante persone ci lavorano attualmente?

La parte di programmazione nessun problema, la parte grafica idem avendo una moglie grafica pubblicitaria :) Finanziatori non ne abbiamo per ora e siamo alla ricerca, il tutto è autofinanziato e attualmente ci lavoro da solo con supporto morale della mogliettina :)

[4] Fino a che punto pensi che si potrà sviluppare Meemi? (in termini di iscritti, funzioni e anche di rendita) In che modo?

Beh! ovvio che ho fatto mia la frase di Buzz Lightyear di Toy Story: "Verso l'infinito ed oltre" :)

[5] Che mezzi usi per farlo conoscere e attirare persone?

Per ora solo un po di passaparola tra amici ma da settembre vorremo intraprendere alcune azioni virali per farci conoscere al grande pubblico.

[6] Ci sono possibilità di innovazione nel web, in particolare nel contesto dei social network, delle comunità online, e del (micro)-blogging? Mi spiego: sembra che ci sia già tutto, cos'altro si potrà mai inventare? Non
ti faccio la classica domanda sull’innovazione che in Italia segue strade
tortuose che si sente ovunque ormai, quindi: come vedi l’innovazione in
Italia, visto che segue strade tortuose? :P

Ci sono tantissime strade per innovare il web e noi le stiamo provando, abbiamo studiato vari modi a come Meemi potesse entrare in questa "innovazione" e da settembre inizieremo a testarli ;)

Grazie per la collaborazione, a questo punto siamo tutti col fiato sospeso in attesa delle novità di settembre!

Ma vi pare, grazie a voi :) Siete fantastici, incredibili, vi seguo sempre, siete il miglior blog in assoluto (qui non ci giurerei sulla fedeltà della trascrizione :P)

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